Chiara Vitale
vicepresidente Settore Giovani AC – Parrocchia “Santa Maria della Neve” in Latiano
“A braccia aperte”. Sì, questo è il titolo dell’incontro dell’Azione Cattolica con il nostro caro Papa Francesco ma, pensandoci, racchiude in sostanza il modo in cui è iniziato il nostro viaggio… a partire dalle primissime ore in cui ci siamo incontrati… la gioia e la felicità all’insegna della fratellanza,solidarietà e spiritualità anche se non ci conoscevamo tutti… la diversità che è diventata unità.
La stanchezza è stata evidente ma questo ci porta a capire che abbiamo vissuto a pieno questa esperienza. Dalle ore interminabili nell’attesa della metro, un attesa colmata da canti, risate e compagnia, alle lunghe passeggiate per arrivare alla grande meta… ma poi,come sempre, i sacrifici vengono ripagati.
Piazza San Pietro:
– 80mila persone ad ascoltare la voce del Santo Padre,
– 80 mila persone unite nella preghiera,
– 80 mila persone che rinnovano il loro sì all’Azione Cattolica.
La bellezza nel vedere persone di tutta Italia, di tutto il mondo in unico punto, con storie diverse, ma in quel momento non contava… l’abbraccio ha rotto quella barriera. La bellezza nel vedere il sorriso nei volti di tutta la gente… dai più giovani ai più anziani.
Si respirava un’aria di serenità.
Da piazza San Pietro, il nostro percorso ci ha portato poi a visitare l’attuale sede dell’Azione Cattolica Italiana, la Domus Mariae. Dopo aver celebrato la Santa Messa, presieduta dal nostro assistente unitario don Marco Stasi assieme agli assistenti don Marco Tatullo e don Leonardo D’Adamo, abbiamo visitato la sede.
Mi ha colpito vedere quanto lavoro ci sia dietro, quante figure operano nel progettare un’idea che cerca di divenire realtà. Ma la cosa ancor più bella è stato vedere la collaborazione tra giovani e adulti, tra presente e futuro. È proprio questo che bisogna fare per portare avanti il messaggio di fede. Sicuramente da questo piccolo viaggio portiamo con noi tante emozioni ma, in particolar modo, la gioia,felicità e consapevolezza di ciò che facciamo e di ciò che continueremo a fare.
Allora,come ha detto il nostro Papa, lasciamoci abbracciare dal Signore, perché con quell’abbraccio impariamo ad abbracciare gli altri.