di don Salvatore Rubino
parroco di “Santa Maria della Neve” in Latiano
Le otto campane della Chiesa Madre di Latiano suonano a festa: la Santa Sede ha pubblicato il Decreto con cui il Papa ha approvato i voti favorevoli dei Cardinali e dei Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi per la Canonizzazione del Beato Bartolo Longo.
Ieri, 24 febbraio, il Papa ha firmato il documento e oggi, a mezzogiorno, la notizia è ufficiale! È un giorno di gioia per Latiano e per il mondo intero.
Il suono delle campane si diffonde nell’aria, portando un brivido di festa in tutta la città: la notizia corre veloce, rimbalza sui social, passa di bocca in bocca e nelle strade si sentono voci entusiaste: “Allora da oggi è Santo? Possiamo già chiamarlo San Bartolo Longo? Cosa dobbiamo fare?”
Ora è il tempo della gratitudine: occorre ringraziare il Signore per questa straordinaria notizia.
Ora è il tempo della conoscenza: bisogna approfondire la vita e le opere di questo nostro concittadino eccezionale, affinché il suo esempio diventi parte del nostro vissuto sociale ed ecclesiale.
Occorre mettere in primo piano la sua straordinaria capacità di coinvolgere persone di ogni ceto sociale e la sua visione lungimirante, che lo portarono a edificare attorno al Santuario di Pompei le case per gli operai, la ferrovia, le poste e soprattutto le immense opere di carità a favore degli orfani e dei figli dei carcerati. La sua fu una fede che si tradusse in azione concreta, in servizio agli ultimi, in amore operoso; le sue opere restano sorprendentemente attuali, perché fondate sulla ricerca instancabile della fede, sull’umiltà di lasciarsi guidare per ritrovarla, sulla costanza nella preghiera e sulla passione missionaria che lo spinse a evangelizzare nella Valle di Pompei.
Bartolo Longo fu un uomo del suo tempo, ma il suo vissuto parla ancora a noi oggi: la sua pedagogia fu innovativa, anticipando persino gli studi accademici del suo secolo; al fine di diffondere la preghiera del Santo Rosario e raccontare le grazie ricevute fondò una tipografia e la rivista mensile La Nuova Pompei, che ad oggi conta una tiratura di 210.000 copie ed è distribuita in tutto il mondo.
La sua obbedienza eroica alla Chiesa fu il segno di un’anima che trovò in Cristo e nella Vergine Maria il senso pieno della propria esistenza; la fondazione delle Suore Figlie del Santo Rosario di Pompei fu una ennesima testimonianza del suo carisma, che ancora oggi continua a portare frutti in diverse parti del mondo.
Ora, dunque, è il momento di ringraziare e custodire la sua eredità, affinché continui a illuminare il nostro cammino.
Ora, quindi, è il tempo di camminare sulle sue orme, insieme, come comunità viva, accogliendo con cuore aperto i valori della sua straordinaria eredità, perché ci uniscano oggi e ispirino il nostro domani.