mercoledì, 4 dicembre 2024

 

Bibliodramma: concluso il corso residenziale diocesano

Si è concluso mercoledì scorso, 31 luglio, il 1º corso di formazione residenziale sul Bibliodramma, organizzato dall’Ufficio catechistico della nostra Diocesi di Oria e curato dall’Associazione Italiana Bibliodramma, di cui si è già dato annuncio da questo giornale telematico.

Riportiamo alcune testimonianze dell’esperienza vissuta di seguito.

Per Manuel Rossi, formatore di AIB, “Oggi si conclude il corso di formazione residenziale alla metodologia del Bibliodramma qui ad Oria. Sei giorni intensi in cui insieme abbiamo condiviso, oltre ad un modo nuovo di incontrare la Parola di Dio nella vita, anche le nostre storie. Ciascuno nella semplicità di cuore e nella libertà ha mostrato con autenticità un pezzo di sé scoprendosi unico, come la perla preziosa trovata dal mercante, e reciprocamente abbiamo condiviso il tesoro che siamo. Se restavamo a casa tutte le condivisioni di vita, i racconti personali, le lacrime raccolte nell’otre comune della fede, sarebbero restate nei nostri solitari alloggi perdendo l’occasione di sperimentare la comunione fraterna attorno alla sua Parola”.

Stefania Gastaldi, formatrice AIB, sottolinea: “Il corso base per diventare facilitatori di Bibliodramma è un’opportunità straordinaria per avvicinarsi alla Parola di Dio in un modo attivo e dinamico, facendola entrare realmente nella nostra vita”.

“La partecipazione al corso di formazione residenziale – secondo Anna Maria Verardi, della parrocchia “Maria Immacolata-Madre della Divina Provvidenza” di Ceglie Messapica – ha restituito spazio fuori e dentro di me, in un clima fraterno che segnerà una tappa fondamentale nella mia vita di fede. Il desiderio è quello di poter condividere l’esperienza con altri fratelli per facilitare il mio ed il loro incontro con la Parola di Dio e riconoscerla nella vita quotidiana! Con la gioia nel cuore un grazie ai formatori, agli organizzatori ed ai miei fratelli corsisti”.

“L’esperienza residenziale del bibliodramma per noi è stato vissuto come un momento di grazia. La convivenza, la condivisione, la Parola di Dio tra noi ha fatto sì, che grazie ai formatori e ai sacerdoti, di tanti cuori si formasse un solo cuore, pronto a farci ri-innamorare e sorprendere dalla Parola di Dio. Una Parola viva ed attualissima. Grazie!” (Coniugi Martina, parrocchia “San Lorenzo martire” di Francavilla Fontana).

Come spiegano Piero e Rosaria, coniugi, della parrocchia “San Giovanni Bosco” in Manduria, “Il Bibliodramma consente un incontro intenso con la Parola di Dio che riesce a rinnovare il nostro modo di essere cristiani. Attraverso l’azione efficace dello Spirito Santo, ogni senso è stimolato all’ascolto attento del brano biblico, visualizzando il luogo, odorando quanto in esso presente, gustando la bellezza dei personaggi, toccandoli con l’immaginazione e sentendo il battito dei loro cuori, delle loro inquietudini e delle loro gioie. Si percepisce la presenza del Signore sulla propria pelle pregando e meditando il brano biblico che parla alla nostra vita. L’esperienza ha permesso di fare un passo in più nel nostro percorso di fede, personale e di coppia. Un tempo formativo che la Diocesi ha messo a nostra disposizione con una forma residenziale che ha accomunato le nostre vite con quelle di altri fratelli e sorelle in cammino, con una condivisione di tempo, spazio ed esistenze. La sinodalità si vive anche così!”

Vittoria De Vergilis, della parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli in Villa Castelli, racconta: “Dopo l’entusiasmo iniziale che avevo all’iscrizione, sono partita per questa esperienza residenziale con molto timore e fino all’ultimo sono stata tentata di non andarci più, perché unica del mio paese avrei passato una settimana con degli estranei. L”unica certezza che mi spingeva ad andare era la Parola di Dio. Sapevo che, avendo partecipato ai due corsi precedenti non residenziali, il benessere che ne avrei tratto nell’ascoltarla e nel farla risuonare nella mia vita attraverso il Bibliodramma. Oggi ringrazio Dio, Manuel e Stefania, don Giacomo e don Martino ed anche il mio parroco per avermi dato la possibilità di aver vissuto questa esperienza meravigliosa. Ritorno a casa piena di spiritualità, gratitudine e serenità. Da subito quegli estranei sono diventati fratelli, abbiamo condiviso forti emozioni che ci terranno legati per tutta la vita”.