Domenica 9 giugno 2024, nel Santuario di San Cosimo alla Macchia in Oria, il movimento “Cursillos di Cristianità” celebrerà, con la presenza del vescovo Vincenzo, il 50º anniversario della presenza nella nostra Diocesi di Oria.
La giornata inizierà alle ore 9.00 e vedrà momenti di condivisione e riflessione tra i cursillisti. Dopo la celebrazione delle lodi, ci saranno i saluti del vescovo Vincenzo, di don Domenico Carenza (assistente spirituale diocesano), di Fabrizio Bottari (coordinatore diocesano), di Cardo De Benedetti (coordinatore nazionale) e di padre Luigi Arena (assistente spirituale nazionale). Seguirà la celebrazione della santa Messa presieduta dal vescovo Vincenzo. Dopo il pranzo si terrà il “rollo” laico sul tema “L’amore di Cristo ci spinge”, i saluti della coordinatrice territoriale Francesca Adriana Carbone e dell’assistente spirituale territoriale don Antonio Turi. La giornata si chiuderà attorno alle ore 17.30.
Come riferisce don Domenico Carenza, assistente spirituale diocesano: Tutti siamo andati al Cursillo per dare e invece abbiamo ricevuto Grazia su Grazia, per una “vita a Colori”, una vita che solo il Signore poteva rianimare e colorare in segno di una novità che nasce, perché Dio soltanto, nel suo infinito Amore, ci ha voluti prendere a lavorare nella sua mistica vigna nonostante i nostri tanti non capire e sopratutto nonostante tante imperfezioni. Ai corsi di Cristianità la Carità si declina mediante questo invito che il sacerdote rivolge ad ogni singolo Cursillista quasi riportandolo a casa, nella concretezza di quest’oggi: “Dio conta su di te” a cui ciascuno risponde “Ed io su di Lui”… 50 anni dunque sono tanti, ma nonostante tutto nessuno di noi, potrà mai dimenticare l’Amore e la Carità che continuamente lo possiede e lo sospinge in risposta all’urgenza e al bisogno, oggi più che mai attuale, che ad attenderci ci sono ancora tante sorelle e fratelli desiderosi di incontrare Dio, lo Stesso che in realtà mai si darà pace finché l’ultima delle sue pecorelle non avrà fatto ritorno all’ovile che è la Chiesa e, come quel Figlio della Parabola, ritorno a Casa che è il Suo Cuore. Ultreya e De Colores…”.