La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nell’emisfero nord, va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico. Nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste (come suggerito dal movimento Fede e Costituzione nel 1926), periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa. Consapevoli di una tale flessibilità nella data della Settimana, incoraggiamo la tua comunità a considerare il materiale presente nel sito diocesano, come un invito a trovare opportunità in tutto l’arco dell’anno per esprimere il grado di comunione già raggiunto tra le chiese e pregare insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso; durante questa Settimana di preghiera per l’unità, cristiani di tutto il mondo, appartenenti a diverse tradizioni e confessioni si riuniscono spiritualmente per pregare per l’unità della Chiesa e sono certo che anche tu sarai parte di questo coro di preghiere che chiedono unità.
Il sussidio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2024 è stato preparato da un Gruppo ecumenico locale del Burkina Faso, coordinato dalla Comunità locale di Chemin Neuf (CCN). Il tema scelto è “Ama il Signore Dio tuo… e ama il prossimo tuo come te stesso” (Lc 10, 27). Quanti sono stati coinvolti nella stesura del testo – fratelli e sorelle dall’Arcidiocesi cattolica di Ouagadougou, dalle Chiese protestanti, dagli organismi ecumenici e dalla CCN in Burkina Faso – hanno collaborato generosamente alla stesura delle preghiere e delle riflessioni, vivendo questa esperienza di lavoro insieme come un vero cammino di conversione ecumenica.
Il testo viene proposto con l’avvertenza che, ove possibile, sia adattato agli usi locali, con particolare attenzione alle pratiche liturgiche nel loro contesto socio-culturale e alla dimensione ecumenica. In alcune località già esistono strutture ecumeniche in grado di realizzare questa proposta, ma ove non esistessero se ne auspica l’attuazione.
I diversi scenari di guerra, la conseguente crisi economica e il fallimento delle strutture politiche, economiche e sociali che avrebbero dovuto proteggere i più deboli e vulnerabili, hanno evidenziato il desiderio profondo, a livello globale, che si ritrovi unità fra i credenti in Cristo. Una vera conversione spirituale, pastorale ed ecclesiale senza proselitismo è essenziale per un vero dialogo ecumenico, senza falso irenismo. L’unità dei cristiani, che ha la sua fonte e il suo fine ultimo nell’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, è una grazia da chiedere a Dio nella preghiera.
L’Ufficio per la Cooperazione missionaria tra le Chiese, Ecumenismo e Dialogo interreligioso confida che le comunità parrocchiali vivano questo tempo di grazia utilizzando il materiale messo a disposizione nel sito diocesano.