venerdì, 18 ottobre 2024

 

ISSRM Taranto: avviato l’anno accademico

don Marco Tatullo
direttore Ufficio diocesano IRC

Con un’assemblea di docenti, studenti e personale si è avviato il nuovo anno accademico per l’ISSRM “San Giovanni Paolo II” di Taranto, lo scorso giovedì 3 ottobre.

Tutti i convenuti sono stati accolti dapprima della splendida cappella di San Cataldo all’interno della cattedrale tarantina. Le parole e la benedizione del Vicario generale sono state la chiave di violino per l’intera serata inaugurale.

Nel suggestivo contesto delle antiche scuderie del palazzo arcivescovile, l’assemblea ha visto la relazione tenuta dal nuovo Direttore dell’Istituto, il prof. sac. Francesco Nigro. Il suo, ovviamente, è stato un discorso programmatico, di ringraziamento per il suo predecessore, per tutti coloro che vivono l’ISSR e di condivisione delle prospettive e dei progetti da mettere in cantiere.

Stuzzicati, appunto, da queste parole, i presenti hanno avuto la possibilità di prendere parola e di dire la propria sulla vita dell’Istituto. Frequente è stata la necessità di apertura al territorio dell’intera metropolia, di cui è parte anche la nostra Diocesi di Oria, proponendo la visita non solo alle parrocchie, ma anche alle scuole; molti degli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze religiose, attivati dall’ISSRM di Taranto, provengono infatti dalla nostra Diocesi di Oria.

Del nostro territorio è stata valorizzata la dimensione artistica, la ricchezza dell’architettura locale, piena di storia, fede e tradizione. Ad attirare l’attenzione di chi scrive è stata la proposta di creare rete con i docenti di religione delle tre Diocesi, curandone la formazione annuale e alimentando, quindi, il rapporto con molti di quelli che sono stati ex alunni dell’Istituto. Ed questo, anche, il motivo per il quale l’Istituto ha rivolto l’invito anche ai tre Direttori degli Uffici per la Pastorale Scolastica e l’IRC delle Diocesi.

L’assemblea, quindi, ha lasciato nel cuore di chi era presente tanti desideri, con la speranza che possano diventare processi di crescita umana, culturale e di fede, posti in essere e realizzati a più mani.