di Domenico Ble
“Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.” (Matteo 2, 9-11)
L’Epifania è la festività che ricorda la “rivelazione” di Gesù alle genti, di quando uomini venuti da Oriente, guidati da una stella, si accostarono alla grotta per adorarlo. Nella chiesa di San Giuseppe a Manduria (Ta) ritroviamo raffigurato l’episodio in un dipinto di Pasquale Bianchi, opera di modeste dimensioni realizzata nella seconda metà del XVIII secolo.
I Magi giungono sul luogo in cui è nato Gesù, un posto angusto, in cui dominano rovine architettoniche, è il luogo indicato dal fascio di luce emanato dalla stella posta in alto nel cielo. Essi porgono i loro doni, ammirano e si inchinano davanti al Dio fatto uomo. La Vergine Maria in posizione di rilievo mostra il Bambino, che a sua volta con la mano destra benedice i tre uomini, mentre con la mano sinistra regge una piccola croce di legno, elemento questo che anticipa la sua “missione”.
Intorno al gruppo centrale Pasquale Bianchi lega altre figure, in secondo piano a sinistra, alle spalle della Vergine Maria e del Bambino Gesù, San Giuseppe osserva il momento in modo silente, in avanti gli angeli testimoniano quanto accade, uno di loro tiene fra le mani il primo dono. A destra in secondo piano, al di la della colonna che divide lo spazio in due si apre il paesaggio notturno, si intravedono i servitori dei Magi, i quali tengono a bada i cammelli.
Pasquale Bianchi, erede di una bottega portata in alto da Diego Oronzo e Matteo Bianchi, da buon maestro ed anche da abile pittore, appellativo che calza visto il luminismo dei colori e la buona resa dei modelli adoperati per le figure, riesce a comunicare in maniera elegante e senza difficoltà un momento di grande importanza, l’iconografia non è complessa e un osservatore riuscirebbe a comprenderne il senso in maniera semplice. È un dipinto la cui narrazione, carica di semplicità e chiarezza, serve ad “istruire” il popolo dei fedeli.
Buona Epifania!