lunedì, 31 marzo 2025

 

Settimana Biblica Diocesana 2025: lo short report della 3ª serata

di don Valerio Gioia
vicario parrocchiale di “San Rocco” in Ceglie Messapica

Tirando le somme su quello che è stato il cammino che dall’Antico al Nuovo Testamento ci ha permesso di avere una panoramica sulla Speranza Cristiana, non si poteva fare a meno, ieri sera, di fare riferimento in maniera più approfondita sulla sua nemica principale: la paura. Una realtà antropologica che accomuna gli esseri umani e che in maniera lucida viene narrata dal libro della Sapienza: è la piaga delle tenebre (Sap 17,11-20), dimora dei nostri fantasmi interiori che prendono il sopravvento sulla nostra nostra ragionevolezza e lucidità e ci intrappolano in immaginazioni oscure, non vere, frutto di allucinazioni e di eventi passati.

Sette sono gli effetti della paura delineati nel corso della serata: dall’irrazionalità all’impotenza; dall’immobilismo alla perdita della reale percezione del mondo e così via. È una realtà, questa, con cui tutti facciamo i conti.

Ma la paura non è solo un’esperienza che riguarda il singolo, ma anche l’intera società: da qui la corsa alla ricerca di maggiore sicurezza, e nel ricorso alle armi.

È sempre la Scrittura che ci indica la strada per poter uscire da quello che sembra essere un vicolo cieco: «Affidati al Signore, raddrizza le tue vie e spera in lui» (Sir 2,6). Così anche l’invito perentorio e rassicurante di Gesù che più volte rivolge ai discepoli: «Non preoccupatevi» (cfr. Mt 6,25-34).

La fiducia nella provvidenza di un Dio che conosce meglio di noi ciò di cui abbiamo bisogno e che non si diverte con le nostre vite, ma si muove sempre a nostro favore, ci spinge e ci sprona a «imbarcarci anche senza esperienza», perchè mossi dal dono di Dio della Speranza.