mercoledì, 2 aprile 2025

 

“STOC in AC”: la bellezza della comunità… che vive nella società

Alessia Marinelli
presidente di Azione Cattolica della parrocchia di San Francesco di Assisi in Oria

“STOC DDO” è il nome dello spettacolo che Azione Cattolica diocesana di Oria, in collaborazione con l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro e la pastorale dei migranti, ha proposto durante la primo appuntamento del percorso unitario “La bellezza della comunità”, lo scorso 19 gennaio.

Ancora una volta, l’AC dimostra la volontà di offrire spunti di riflessione su importanti problemi sociali che affliggono le nostre comunità, ponendo l’attenzione su chi, anche in contesti difficili, riesce a scegliere il bene. L’opera, scritta e recitata da Sara Bevilacqua, è un monologo tratto dalla produzione di Osvaldo Caprara in cui l’attrice, nei panni di Lella, mamma di Michele, racconta la storia di un ragazzo “erroneamente” morto a causa della mafia barese.

In scena solo un tavolino, una sedia e dei panni stesi, nessuna grande scenografia; il successo dello spettacolo è nelle mani dell’attrice che, con grande naturalezza, entra nelle emozioni di Lella si lascia attraversare da esse e regala al pubblico cinquanta minuti di emozioni vive e vere. Lella, sin da bambina, vive tra i quartieri di Bari vecchia, appartiene ad una famiglia umile, abituata a lavorare duramente per condurre una vita onesta e dignitosa. Negli anni ‘90, però, nel suo quartiere arriva la mafia e la gente si rifugia nelle proprie case, per sfuggire ad una realtà dura da accettare e che costringe a chiudere gli occhi. La Lella ragazza s’innamora di Pinuccio e con lui progetta un matrimonio e una casa, e con tanti sacrifici li ottiene. Dopo il matrimonio arrivano i figli, quattro, tra cui Michele, che cresce in quelle vie proprio assieme ai figli dei boss, ma lui è diverso: l’amore per la sua famiglia lo porta a lavorare sin da giovanissimo e con il compenso aiuta in casa con le spese. Michele nella sua camicia bianca è bello e Lella glielo dice tutte le volte che può. Una sera, mentre Michele tornava a casa, viene raggiunto da dei colpi di pistola: degli uomini di mafia regolavano i loro conti, ma a pagarne le spese non fu nessuno di loro. Michele muore il 12 luglio del 2001 sotto gli occhi di Lella che, da allora, combatte la sua battaglia contro la mafia.

La trama di “STOC DDO”, purtroppo, non è una storia così insolita. Da anni le nostre strade, vie e piazze si trasformano imprevedibilmente in scenari di sangue e spesso a pagarne le conseguenze è chi, come Michele, aveva l’unica colpa di essere lì in quel momento. Eppure, di fronte a tutto questo, spesso decidiamo di restare in silenzio, come se fosse la soluzione più giusta, ma permettere al problema di ingigantirsi non è mai giusto. Don Pino Puglisi, ad esempio, sceglie di dedicare la sua vita alla lotta contro la mafia, muore ucciso dai clan mafiosi, ma nella sua vita non ha mai avuto paura, ha lottato con tutto se stesso pur di strappare dalle mani dei boss i suoi ragazzi, e se quel suo sacrificio è servito a salvare un solo ragazzo dalla mafia è stato sicuramente pieno di lode agli occhi di Dio, un Dio che non ci chiede grandi cose se non di avere coraggio, quel coraggio che dimostra Lella quando dice “io stoc ddo”, non mi muovo!

Ultimo, grande messaggio di questo spettacolo è il perdono: Lella, con un abbraccio, sceglie di perdonare chi le ha strappato il figlio, sceglie di combattere la mafia abbracciandone un suo figlio; e quale atto di misericordia sarà mai più grande agli occhi di Dio se non questo?

••• ••• •••

“La bellezza della comunità” è un percorso formativo pensato dal Consiglio Diocesano di Azione Cattolica della Diocesi di Oria, per raccontare e riflettere sulla comunità che vive nella società, che vive la carità, sulla comunità che educa. Attraverso questo percorso, non pensato esclusivamente per i soli soci di AC, l’Azione Cattolica desidera mostrare il valore della comunità, come spazio e tempo che permette ai singoli di crescere nella fede e nell’umanità, come credenti e come cittadini.

Prossimo appuntamento: “Capolarato e Lavoro Dignitoso”, oggi domenica 16 febbraio 2025 presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Brindisi in Ceglie Messapica.